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1.             CHIESA DI SANT’ANTONIO DA PADOVA IN NARDò (LE)

1.1.       Sommario

Si descrive nel seguito la modellazione ad elementi finiti della “Chiesa di Sant’Antonio da Padova sita in comune di Nardò (LE)”, eseguita per conto della Rettoria della chiesa, nell’ambito delle “Indagini diagnostiche relative al progetto di restauro conservativo e consolidamento statico del fabbricato” (anno 2004).

1.2.       Descrizione del manufatto

La chiesa (Fig. 1) ha pianta ad una navata di forma pressoché rettangolare e dimensioni interne di 28,40 m x 8,35 m circa. Sui due lati della navata s’innestano una serie di cappelle laterali coperte da volte a botte. Gli archi che delimitano la navata secondo l’asse longitudinale sostengono muri soprastanti che si sviluppano fino ad un’altezza di circa 11,30 m. A tale quota s’impostano le capriate di legno che portano sia il controsoffitto a cassettoni (della seconda metà del XVII secolo), sia la copertura a tetto (rifatta in epoca recente).

La costruzione dell’edificio risale alla fine del XV secolo ed è stata edificata sui resti di una sinagoga ed altre abitazioni ebraiche, e del quale persiste unicamente il chiostro e qualche vano ad esso adiacente. Esternamente la chiesa si presenta praticamente disadorna, tranne che per i modesti caratteri tardo-barocchi della facciata principale. Al contrario, l’unica navata di cui si compone l’interno dell’edificio, risulta riccamente decorata grazie alle manomissioni succedutesi nel corso di tre secoli.

Tramite una serie di saggi sulle murature e sondaggi con videoendoscopio, si è potuta stabilire la costituzione delle murature, che risultano eseguite con tufo calcareo, pietra tipica del Salento, caratterizzata da elevata lavorabilità ma di modeste prestazioni meccaniche. La malta è costituita da calce in pasta mescolata a sabbia di tufina. I pilastri e i muri perimetrali sono realizzati mediante sovrapposizione di conci più o meno squadrati. I muri trasversali che dividono le cappelle presentano murature a sacco, con paramenti costituiti da elementi rozzamente squadrati ed uno strato di riempimento con elementi irregolari e di varia dimensione. Le volte cilindriche che coprono le cappelle laterali sono costituite da conci di 26 cm di spessore. Il riempimento in materiale sciolto (terra e scapoli prodotti dalla frantumazione del tufo e di elementi di laterizio) posto all’estradosso, raggiunge uno spessore in chiave di circa 8 : 10 cm.

Il manufatto è sito nel territorio comunale di Nardò, classificato come zona sismica di categoria 4 dall’O.P.C.M. n. 3274 del 20 marzo 2003. Pertanto, l’analisi sismica dell’edificio non è stata eseguita.

1.3.       Modello ad elementi finiti

È stato definito un modello tridimensionale dell’intera chiesa (Fig. 2 e 3), dotato di 12112 nodi, 161 elementi BEAM per le capriate lignee e 8035 elementi BRICK a 8 nodi (tipo HEXA8) per le murature. Il legame costitutivo è stato definito in maniera differente per le diverse porzioni del manufatto. In particolare, per i paramenti murari, per i nuclei dei pilastri e per le volte, è stato definito un materiale elastico lineare ortotropo di modulo elastico in direzione verticale (Ez) pari al doppio di quello nelle due direzioni trasversali (Ex = Ey). Lo strato interno dei pannelli murari è stato schematizzato con un materiale di caratteristiche meccaniche inferiori. Infine, sono stati definiti altri materiali, di basso modulo elastico, per modellare il materiale sciolto del riempimento delle volte, la muratura di fondazione ed il legno delle capriate.

Sul modello è stata eseguita l’analisi statica lineare (Fig. 4, 5 e 6) sotto l’azione del peso proprio strutturale, dei pesi permanenti portati, della neve e dei sovraccarichi variabili previsti dalla vigente normativa sulle costruzioni (D.M. 16.01.1996).

Le verifiche sono state eseguite con il metodo delle tensioni ammissibili.

 

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Fig. 1 – Fotografia della chiesa.

Fig. 2 – Modello ad elementi finiti: vista prospettica.

Fig. 3 – Modello ad elementi finiti: altre viste.

Fig. 4 – Analisi statica lineare: forza assiale N nelle aste di una capriata.

Fig. 5 – Analisi statica lineare: tensioni normali sZZ nelle murature.

Fig. 6 – Analisi statica lineare: tensioni normali sZZ sulla parete interna e sulle colonne.




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