INDAGINE NUMERICA CONOSCITIVA
DELLA BASILICA MARCIANA IN VENEZIA

Per gentile concessione Tre Erre Ingegneria srl – Preganziol (TV)

La Tre Erre Ingegneria ha ricevuto l’incarico di realizzare un modello agli elementi finiti
di tutto il complesso strutturale della Basilica di San Marco in Venezia,
con lo scopo di studiare lo stato tensionale esistente
in vista di futuri interventi di restauro e ristrutturazione.


DESCRIZIONE DEL MODELLO AGLI ELEMENTI FINITI

Il modello geometrico costruito con i moduli CAD e costituito da un’insieme di volumi (involucri) necessari ai fini della diversificazione dei materiali, è stato salvato in formato ACIS per poter essere letto dal codice di calcolo Straus7. La geometria così importata è stata discretizzata automaticamente. Nel modello semplificato dell’intera basilica si è stabilito di utilizzare un unico tipo di elemento finito, e cioè elementi tridimensionali tetraedrici a comportamento lineare. Fanno eccezione gli elementi bidimensionali usati per schematizzare gli ispessimenti delle volte della copertura principale; però, essendo stata assegnata a questi una rigidezza trascurabile rispetto a quella del resto dell’edificio, il loro ruolo è unicamente quello di schematizzare l’azione del peso dei suddetti ispessimenti sulle altre parti della struttura. Di conseguenza essi non danno alcun contributo alla rigidezza dell’opera. Per quanto riguarda le dimensioni degli elementi finiti che rappresentano la struttura, si è imposta una lunghezza media dei lati dei tetraedri pari a 0.75m. Chiaramente i tetraedri si infittiscono in prossimità delle irregolarità della geometria e diventano più grandi (fino a 10m) nel terreno man mano che ci si allontana dalla Basilica.


SAN MARCO







Il modello agli elementi finiti presenta le seguenti caratteristiche :

952.047 brick

4.546 plates

216.715 nodi

657.819 gradi di libertà

Le analisi numeriche in regime di elasticità lineare sul modello globale sono state condotte
valutando separatamente gli effetti delle seguenti condizioni di carico:

1) peso proprio di tutti gli elementi rappresentati e delle principali
azioni permanenti dovute ad elementi non rappresentati;

2) carico termico dovuto ad una differenza di temperatura tra i nodi
delle superfici esterne di muri e copertura e tutti gli altri nodi;

3) cedimenti in fondazione assegnati in base ai dati rilevati dal sistema
di monitoraggio nel periodo1983-1993.









Modello in Straus7



Vista d’insieme da nord–ovest





Vista d’insieme da sud–est





Vista da nord–est delle strutture in elevazione











Vista da sud–ovest dell’estradosso della copertura





Estradosso della copertura
Tensioni principali max. dovute al peso proprio (range da 0.00 a +0.70)





Tetrapodi e vertici transetto (vista da nord-ovest)
Tensioni principali min. dovute al peso proprio (range da –1.50 a -0.10)





Muri perimetrali e delle zone del nartece, dell’atrio nord e del battistero (vista da sud-est)
Tensioni principali min. dovute al peso proprio (range da –0.80 a 0.00)





Tensioni verticali a livello dei matronei dovute al peso proprio







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